Prima della fuga da Torino nel dicembre del 1943 abitavano tutti insieme in via Baretti 31 in un alloggio in affitto al 3° piano. In una lettera datata 3 maggio1944 all’Istituto di San Paolo, gestore dei beni sequestrati, la proprietaria comunica che Evelina Valabrega, affittuaria di “razza ebraica”, si è allontanata senza pagare le rate di gennaio, febbraio e marzo. In realtà stupisce che sia stato pagato il fitto di dicembre, quando la famiglia fuggita da Torino, già dal 13 dicembre 1943 risulta rifugiata a Montagnana in Via Decima 3. Dall’elenco dei beni requisiti si deduce la povertà in cui vivevano queste sette persone.