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De Benedetti, Giacomo
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Gender
Maschio
Role
Ingegnere
Nationality
italiana
Death Date
January 31, 1945
Birth Place
Death Place
English Biography
Dopo l’emanazione delle leggi razziali, tutti i membri del PNF considerati di “razza ebraica” vengono espulsi dal partito. Giacomo De Benedetti riceve la lettera di espulsione e la richiesta di riconsegna della tessera e del distintivo il 23 novembre 1938.
Il 28 novembre Giacomo, restituendo tessera e distintivo, scrive contemporaneamente una lettera al segretario federale del fascio e al ministro degli Interni per chiedere l’annullamento del provvedimento. Nella lunga lettera al ministro, Giacomo chiede di poter essere discriminato per essere stato “volontario nella Guerra Mondiale (nel 1917 a 17 anni appena compiuti)” per via della sua fedeltà al fascismo, perché “ha creduto suo dovere seguire i comandamenti del Duce agli effetti demografici, sposandosi ed avendo n° 3 figli” e facendo presente che “nella sua famiglia la dedizione assoluta alla Patria ha origini lontane". Non manca di ricordare il nonno materno, Giacomo Carpanetti, volontario garibaldino, tracciando così il profilo di una famiglia orgogliosamente interventista sin dal Risorgimento. Infine, conclude che “ha soprattutto il desiderio di poter ancora vestire la camicia nera e la divisa militare portate sul Monte Grappa, e di dare anche tale possibilità ai propri figli”.
Giacomo De Benedetti viene arrestato il 20 dicembre 1943 e deportato a Auschwitz.
Il 28 novembre Giacomo, restituendo tessera e distintivo, scrive contemporaneamente una lettera al segretario federale del fascio e al ministro degli Interni per chiedere l’annullamento del provvedimento. Nella lunga lettera al ministro, Giacomo chiede di poter essere discriminato per essere stato “volontario nella Guerra Mondiale (nel 1917 a 17 anni appena compiuti)” per via della sua fedeltà al fascismo, perché “ha creduto suo dovere seguire i comandamenti del Duce agli effetti demografici, sposandosi ed avendo n° 3 figli” e facendo presente che “nella sua famiglia la dedizione assoluta alla Patria ha origini lontane". Non manca di ricordare il nonno materno, Giacomo Carpanetti, volontario garibaldino, tracciando così il profilo di una famiglia orgogliosamente interventista sin dal Risorgimento. Infine, conclude che “ha soprattutto il desiderio di poter ancora vestire la camicia nera e la divisa militare portate sul Monte Grappa, e di dare anche tale possibilità ai propri figli”.
Giacomo De Benedetti viene arrestato il 20 dicembre 1943 e deportato a Auschwitz.